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Congresso
Nazionale, Rassegna Stampa - Corriere della Sera, 14 dicembre '99,
pagina 4
L'ascesa di Baldelli
Il leader degli azzurri junior
MILANO - Il nuovo leader dei
giovani azzurri, a 27 anni, è già un "vecchio" della
politica. "Ho iniziato presto, a diciotto anni, con il
Movimento giovanile socialista" dice Simone Baldelli. Dopo nove
anni di attività, domenica scorsa, Baldelli è arrivato al vertice
di Forza Italia Giovani (circa 34 mila iscritti), scelto come
coordinatore dai 248 delegati al Primo congresso del movimento.
"Avevo portato 235 firme a sostegno della mia candidatura -
dice con orgoglio -. Non c'era quasi bisogno di votare, ma l'abbiamo
fatto lo stesso".
Baldelli, romano, studi cattolici ai Salesiani del Sacro Cuore, dopo
aver iniziato a fare politica con i socialisti ha simpatizzato per i
radicali (nel '93 si è candidato alle circoscrizionali romane nella
Lista Pannella), è stato assistente parlamentare del riformista
Marco Taradash e adesso lo è del deputato forzista Elio Vito. Per
due anni ha anche disegnato vignette per l'Opinione. Studi ai
salesiani, è iscritto alla facoltà di Scienze politiche, ma il suo
obiettivo da due giorni, più che la laurea, è trasformare "il
giovanile di Forza Italia in un'organizzazione efficiente".
Una missione che pensa di affrontare con il piglio del generale.
"Come movimento giovanile - spiega - abbiamo il compito di
formare un esercito di persone in grado di mobilitarsi in ogni
occasione: per raccogliere firme a sostengo di una petizione o di un
referendum, oppure per candidarsi a livello locale, a partire dalle
prossime regionali".
Per questo Baldelli pensa di fare della struttura del giovanile
"un luogo di formazione della classe dirigente, on solo uno
strumento per organizzare manifestazioni. E dobbiamo essere anche un
pensatoio, un movimento che abbia il coraggio di proposte forti Non
solo su scuola o università, ma su tutti gli argomenti, dalle
pensioni alla giustizia. Magari andando avanti rispetto allo stesso
partito".
Già avvezzo ai linguaggi e ai toni della politica, tiene a
sottolineare che il "movimento sarà all'interno di Forza
Italia, ma con autonomia". Intanto, alla politica di Silvio
Berlusconi, non ha da fare alcuna obiezione: "Condivido su
tutto la sua linea politica" dice sicuro. Ha incontrato per la
prima volta il Cavaliere, che lui chiama con rispetto
"dottore", quattro anni fa. Ed è stato subito feeling.
D'altra parte al leader di Forza Italia non può che piacere questo
giovane che, il giorno prima dell'elezione, ha arringato i giovani
delegati con frasi del tipo: "Veltroni dice che sono
incompatibili comunismo e libertà? Certo che lo sono, la libertà
non ha mai ucciso nessuno, il comunismo sì".
Ma nella storia politica di Baldelli c'è un altro incontro che ha
segnato la sua vita, quello con Bettino Craxi: "Sì, ho avuto
il piacere di conoscere questa persona - dice -. Ed è stata una
cosa che mi ha colpito molto". Ma non provate a chiedergli
qualcosa di più su quell'episodio: "Quando è successo? Posso
solo dire che è stata un'esperienza molto significativa - risponde
laconico -. Preferisco non aggiungere altro".
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