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Forza Italia Giovani

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Archivio news - 08/11/2001 - Guerra: Baldelli (FI), Feltri è giornalista indipendente

GUERRA: BALDELLI (FI) FELTRI E’GIORNALISTA INDIPENDENTE

(ANSA) - ROMA, 8 NOV - Simone Baldelli, coordinatore dei giovani di Forza Italia, non condivide le critiche espresse alla Camera da esponenti della maggioranza e dell'opposizione, per l'attacco del giornale Libero ai parlamentari che hanno votato 
contro la partecipazione italiana alla guerra.
Secondo Baldelli, il direttore di Libero Vittorio Feltri ''è riuscito a trasformare un fatto solo ufficialmente pubblico in notizia giornalistica'', e al di là delle ''sfumature stilistiche, che possono essere più o meno condivisibili'', ''riesce a scegliere una linea politica, indipendente ma chiara'', senza ''dare luogo ad una pubblica gogna per chi ha 
votato in difformità dalla maggioranza del parlamento''.
''Chi oggi critica Feltri - aggiunge Baldelli - farebbe bene a ricordarsi i tempi in cui quando un cittadino veniva indagato lo apprendeva dai giornali''. 

GUERRA: FOTO “LIBERO” FANNO INFURIARE SINISTRA, NON CDL
BIASIMO DEL PRESIDENTE CASINI, MA CDL PRENDE DIFESE DI FELTRI

(ANSA) - ROMA, 8 NOV - La 'guerra' contro ''Libero'' e il suo direttore, Vittorio Feltri, reo di aver pubblicato le ''foto-segnaletiche'' dei 67 parlamentari 'disertori' (che ieri 
si sono schierati contro la partecipazione italiana alla ''Enduring Freedom''), è scoppiata di buon mattino quando il quotidiano è cominciato a circolare passando di mano in mano tra deputati e senatori. La reazione del centrosinistra e del Prc è stata furibonda: un fiammifero acceso gettato sulla benzina. Il fuoco è divampato in men che non si dica e Feltri è stato bersagliato da accuse pesanti: ''iniziativa vergognosa 
che crea un clima di odio'' (Giulietti), ''sciacallaggio'' e ''linciaggio politico'' (Violante), ''minaccia alla liberta''' (Angius), ''delegittimazione'' e ''intimidazione'' (Margherita), 
''intimidazione di stile fascista'' (Rizzo). 
La raffica di accuse è risuonata anche nelle aule parlamentari. Immediata la richiesta al presidente Casini di intervenire stigmatizzando l'accaduto. Il presidente della Camera non si e' sottratto e ha denunciato l'iniziativa di 'Libero' per l'''alto tasso di volgarità'', esprimendo biasimo anche nei confronti del ''Manifesto'' per aver titolato 
significativamente ''La Camerata'' la gigantografia dell'aula di Montecitorio.
L'iniziale silenzio del centrodestra si e' trasformato, con il crescere della rabbia e degli attacchi della sinistra, in una strenua difesa del giornalista. Soprattutto An ha fatto scudo al giornalista prendendone le difese e anzi esaltando il lavoro e la professionalità. Vittorio Feltri, per parte sua, ha reagito attaccando (''prima votano contro il terrorismo, poi se ne vergognano'') e difendendo il diritto di cronaca e di critica.
Il centrodestra non sembra dunque aver apprezzato la presa di posizione di Casini sollecitata dal centrosinistra. Fabrizio Cicchitto, vice capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, aveva subito fatto sapere che sarebbe stato un errore un intervento 
ufficiale della Camera anche perchè, ha osservato, ''in passato ci sono stati ben più devastanti attacchi al Parlamento e allora nessuno parlo'''. Ed Elio Vito non ha perso l'occasione per inviare un monito all'opposizione: ''Imparate anche voi, come noi, a rispettare tutti i voti'' e poi - ha aggiunto - sappiate che ieri in aula alcuni erano additati con ''offese personali gravi''.
Anche il Ccd-Cdu, con Bruno Tabacci, aveva invitato Casini a valutare con ''prudenza'' eventuali iniziative nei confronti del giornale. Il leader dei giovani azzurri Simone Baldelli ha addirittura esultato, esclamando un ''viva Feltri'' apprezzando l'abilità del ''grande giornalista'' che con un ''non-scoop'' e' riuscito a creato una notizia-bomba. Giusta dunque, per il giovane azzurro, l'accusa ai pacifisti per ''aver negato irresponsabilmente il loro sostegno''.
An si è fatta sentire con Michele Bonatesta che ha accusato la sinistra di attaccare la libertà di stampa e chiedendo che la Fnsi e l'ordine prendano le difese del giornalista. 
(ANSA).

 


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