Parliamone - Articolo di Simone Baldelli
La scelta di
campo dei giovani azzurri
Essere giovani
azzurri è, mutuando un termine che abbiamo utilizzato con successo
nel corso dell'ultima campagna elettorale, una scelta di campo.
Una scelta di campo
che si fa, in primo luogo, tra l'impegno concreto verso una politica
al servizio dei cittadini e un disimpegno che troppo spesso
caratterizza questa nostra generazione, nota alle cronache più per
le stragi del sabato sera, più per i massi dai cavalcavia, più per
le droghe sintetiche, che non per lo spirito civile che pure, da
qualche parte, nasconde.
Una scelta di
campo, all'interno dell'arco politico, tra una tradizione
cattolico-liberale e riformista che ha garantito libertà
all'occidente, da un lato, e, dall'altro, gli opposti estremismi,
quelli le cui ideologie hanno insanguinato la storia del mondo e del
nostro paese e di cui, oggi, l'omicidio D'Antona rappresenta la
testimonianza più cruda e più recente.
Una scelta di
campo, inoltre, tra chi ritiene che sia uno stato sull'orlo della
bancarotta a dover garantire ai giovani un futuro in termini di
formazione, lavoro, assistenza e previdenza, e chi, come noi,
ritiene che, a fronte di un sistema pubblico incapace perfino di
garantire chi ne avrebbe davvero necessità, ci si debba rimboccare
noi stessi le maniche per cavalcare in prima persona la grande sfida
che abbiamo davanti: quella di coniugare mercato e solidarietà
attraverso le strade della nuova economia e della globalizzazione.
Una scelta di
campo, infine, tra il professionismo della politica, quello che oggi
condanna la sinistra ad essere un esercito di mercenari senza
valori, né battaglie, al servizio del potere e della sua
autoconservazione; e una professionalità politica, quella di
moltissimi giovani presidenti e consiglieri di circoscrizioni,
comuni, province; quella di giovani assessori, vice-sindaci e
sindaci; quella professionalità di cui Forza Italia ha bisogno per
realizzare ovunque, a tutti i livelli, il suo grande progetto di
libertà.
Quattro scelte di
campo, dunque, che rendono i giovani azzurri una risorsa
fondamentale per Forza Italia: perché si impegnano nella politica,
a differenza dei loro coetanei; perché lo fanno ispirandosi agli
ideali di un'area moderata, e questo non è semplice per chi è
giovane; perché costruiscono il loro futuro puntando sull'economia
di mercato e sulle nuove tecnologie, in barba all'assistenzialismo
che è ancora oggi una logica dominante; perché si stanno
attrezzando per diventare una vera classe dirigente del futuro,
dotata di professionalità politiche da mettere al servizio di un
progetto.
Queste sono le
scelte che abbiamo fatto e che stiamo portando avanti, con grande
fatica, nelle scuole, nelle università, ma anche nelle strade e
nelle piazze italiane. Per continuare a fare questo abbiamo bisogno
di altri ragazzi e di altre ragazze, innamorati della libertà, che
ci aiutino a costruire, portando qualche mattone in più, quella
'casa' delle libertà nella quale, siamo certi, i giovani azzurri
saranno portatori di freschezza e di entusiasmo, come hanno
testimoniato sino ad oggi con le loro iniziative e con il loro
impegno quotidiano.
Simone
Baldelli
Coordinatore nazionale
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